Ricordo quando il gelato era un premio, quando scandiva il tempo e annunciava l’estate.
Oggi il gelato è molto di più e Anselli ne ha percorso e tracciato la storia.

Nel 1930 la famiglia Anselli produceva ostie e cialde per la panna montata, quella che un tempo si chiamava latte e miele. Erano artigiani eccezionali.
Li incontrai nel 1979, quando, insieme a mio padre Angelo, aprii la Gelateria Marghera diventando loro cliente.
Il rapporto fu da subito di stima reciproca. Avevamo la stessa passione nei confronti del lavoro, lo stesso rigore. Fu davvero un incontro straordinario che ricordo con commozione.
Quando Anselli volle ampliare la propria attività fu a noi, suoi clienti, che chiese consigli e suggerimenti. Fu una grande intuizione. Cosa poteva esserci di più logico che domandare al cliente ciò di cui aveva bisogno?

La famiglia Anselli non aveva figli, nessuno a cui passare il lavoro di una vita, così, quando nel 1994 mi chiesero di rilevare l’azienda, accettai.
È stato così che l’esperienza della Gelateria Marghera, aperta nel 1979, e le idee innovative che l’hanno contraddistinta nel panorama milanese, sono diventate negli anni la nuova forza di Anselli.

Ciò che produciamo per la nostra attività di Gelatieri  lo produciamo per tutti coloro che lavorano nel settore, perché ciò che di volta in volta creiamo per noi, lo creiamo, con successo, anche per gli altri, clienti e concorrenti.
Anselli è diventato uno dei marchi più prestigiosi nel campo del gelato artigianale di qualità e io, insieme a tutti coloro che, indispensabili e appassionati,  collaborano con me, non possiamo che essere orgogliosi di mantenere per l’azienda il nome di quella straordinaria famiglia di artigiani che ci ha insegnato a preservare nel tempo l’ingrediente unico e raro della qualità.